le cime
Saliti a bordo cominciamo a prendere dimestichezza con gli attrezzi "da lavoro": le CIME.
Tutte le manovre si eseguono per il loro tramite: gli ormeggi, le regolazioni delle vele, l'ancoraggio, anche il timone ruota grazie al rinvio di cavi. E'
indispensabile perciò conoscerne le caratteristiche e maneggiarle con perizia.
In barca le si possono suddividere in tre grandi tipologie a seconda dell'utilizzo:
REGOLAZIONE VELE: Grande carico di rottura e praticamente inestensibili
ORMEGGIO: Galleggianti e abbastanza elastiche
ANCORAGGIO E TRAINO: Affondanti e abbastanza elastiche
Il perché è ovvio: la regolazione delle vele richiede precisione e possibilmente poco peso, una cima d’ormeggio deve poter ammortizzare i movimenti della
barca e se lanciata in acqua non deve finire nell’elica, per l’ancora ed il traino la cima deve anche “pesare” a sufficienza oltre ad assorbire gli
eventuali strappi.
Quando non si adoperano devono essere riposte in modo da poterle utilizzare velocemente. L'operazione per riporre in ordine una cima si chiama ADDUGLIARE o
ABBISCIARE.
I NODI marinari hanno tutti una particolare caratteristica: devono poter essere sciolti in fretta; E' sufficiente, al momento, acquisire la manualità per poter eseguire questi riportati di seguito:
Il mondo della nautica usa un linguaggio tecnico proprio che aiuta a non confondere gli ordini e le attrezzature. Un pò alla volta ci verrà spontaneo
parlare in "gergo" marinaro.
Prima di uscire in mare è bene conoscerne qualcuno, per eseguire gli ordini senza chiedere spiegazioni:
CAZZA: tira
FILA: molla tenendo in tensione
LASCA: molla di colpo
DAI VOLTA: ferma la cima così com'è
RECUPERA L'IMBANDO: recupera la cima fino a che entra in tensione